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La pizza napoletana realizzata con lievito madre lasciato a riposare 48 ore

 

 

Deve riposare almeno 48 ore

Perchè mangiare una pizza realizzata con lievito madre

 

Tutto nasce da una parola: lievitazione. Il lievito madre abbraccia una storia antica che risale al 3500 a.C, quando gli egizi scoprirono che, lasciando un intervallo di tempo tra la preparazione dell’impasto e la sua cottura, la sua massa aumentava di volume. Una volta cotto, questo acquistava morbidezza e un buonissimo profumo.

 

Risulterà strano ma il lievito madre è un vero e proprio organismo vivente: nasce, cresce, può riprodursi e muore.

E’ composto da microrganismi appartenenti alla categoria dei funghi chiamati saccaromiceti che si formano in maniera spontanea quando l’acqua viene mescolata con la farina e che producono delle molecole di anidride carbonica che fanno aumentare il volume dell’impasto.

 

 

Mangiare una pizza o del pane realizzato con lievito madre porta sicuramente dei vantaggi:

 

- La sua conservazione e molto più lunga, il che permette di frenare grazie ai suoi acidi la formazione di muffe o parassiti;

 

- Riduce il livello di acido fitico, una sostanza che ostacola l’assorbimento dei minerali da parte dell’organismo e che attacca gli enzimi che ostacolano la digestione;

 

- Ha un basso valore glicemico e dunque può essere consumato da chi soffre di diabete;

 

- Ha effetti benefici sulla flora intestinale ed è più digeribile e nutriente oltre che profumato;

 

- E’ ricco di calcio, magnesio, ferro e vitamine B.

 

In sostanza, una pizza il cui lievito sia stato maturato soltanto per poche ore risulta indigesta. Ecco perché molte persone evitano di mangiarla nonostante ne siano amanti, per la paura di non digerirla bene e passare una notte insonne a causa delle sensazioni di bruciore, pesantezza e sete.

Panetto di lievito madre di Villa del Cedro

Il processo di lievitazione è un lavoro che implica molto tempo, cura e passione. Da più di dieci anni ormai abbiamo attivato un processo di fermentazione del tutto naturale: misceliamo lo yogurt magro con una pera molto matura e grattugiata, aggiungiamo poi farina e acqua dando vita ad un processo di lavorazione del lievito che può durare varie settimane.

 

Per lo Chef napoletano Pasquale Zinno, la preparazione e l’utilizzo del lievito madre richiede molta esperienza e sacrifici. A tal proposito ci dice: << Si ha a che fare con un prodotto “vivo” che risente di ogni cambiamento atmosferico e va adattato di volta in volta alle esigenze esterne. Bisogna conoscere bene le procedure di lavorazione del prodotto e studiarne tutte le caratteristiche affinché il risultato finale sia quello voluto: un prodotto altamente digeribile, naturale e che fa bene al nostro organismo.>>

 

 

Impasto con lievito madre 48 ore
Panetto realizzato con lievito madre a Villa del Cedro a Mascalucia